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23 guida: Scrivere un romanzo con il discorso diretto e indiretto


Come scrivere un romanzo e comunicare un messaggio:
Ventitreesimo capitolo
- Il discorso diretto e indiretto -


Il discorso diretto non è affatto facile da costruire, a differenza di quello indiretto.

Personalmente è un cruccio che mi perseguita.

Come il resto della storia deve avere un filo logico e conduttore che unisce un discorso tra uno e l'altro, ma come scriverlo in modo adeguato e soprattutto che comunichi il messaggio da voi scelto?

Bisogna tener presente che quando parliamo normalmente non ci soffermiamo su termini complicati e per tanto sarebbe meglio usare questo presupposto per far funzionare il discorso diretto, bisogna trasmettere semplicità e spiegare i fatti con le parole comuni.

Comunque torniamo al discorso principale, personalmente quando leggo un libro, preferisco la presenza di entrambi in maniera quasi uguale.

Diciamo che una storia va raccontata, ma attraverso i dialoghi mostriamo le personalità dei personaggi, quindi hanno un'importanza pari alla trama del racconto.

A volte si cade nel banale errore di raccontare per filo e per segno ogni carattere dei vari protagonisti, ma sarebbe preferibile mostrarlo attraverso il discorso diretto, oppure tramite espressioni facciali o movenze abitudinarie.

Non è facile far coincidere entrambi in pari misura, ma affinché il romanzo abbia un filo logico, bisogna riuscirci.

Come vi avevo già accennato, scrivere non è un gioco, ma un lavoro che necessità di dedizione e precisione.

Vi faccio un piccolo esempio di come una conversazione che in teoria dovrebbe accelerare il racconto possa, se scritta male, rallentare la storia.

Inserisco un pezzo di un mio racconto:

"Chiamo la mia migliore amica Fra per informarla della stupenda notizia, al secondo squillo risponde.
- Amo, ciao, come stai? - mi chiede subito.
- Alla grande, non puoi capire. Ti ricordi quella signora di nome Patrizia che ho incontrato in negozio? - lo dico tutto d’un fiato poiché ancora non ci credo neanche io.
- Si, mi ricordo, quindi? 
- Quindi avevo ragione! Ci ho creduto da subito e ho fatto bene, visto che mi ha appena scritto una e-mail con cui mi informa che tra poco ci sarà un concorso letterario. E indovina? ".

A oggi sono convinta che inserire questo discorso sia stato inutile e banale, avrei potuto raccontare l'evento tramite il discorso indiretto, la storia ne avrebbe giovato.

Il discorso indiretto andrebbe seguito molto attentamente, bisognerebbe inserire in modo adeguato i tempi grammaticali e adattarli ai pronomi, ma anche la deissi temporale e spaziale non andrebbe dimenticata. 

Pertanto soffermatevi sempre a riflettere prima di inserire un discorso, a volte non serve e basta raccontare con dettagli vividi e caratteristici per rendere scorrevole la lettura.

Esercizio:

Voi cosa ne pensate del discorso diretto e indiretto? 

Come li usate in un romanzo? 

A presto, come sempre la vostra Sharon.

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