Passa ai contenuti principali

Recensione della trilogia di Kerstin Gier


Recensione trilogia di Kerstin Gier 


Ciao a tutti sono tornata con questa nuova trilogia che mi ha accompagnata per tutto il periodo festivo e con i post precedenti ho voluto darvi un assaggio di quello che parleremo oggi.

Come prima cosa mi sento di dire anche se a malincuore, che dopo tanti anni per la prima volta mi è capito di apprezzare più il film che il libro e vi spiego subito il motivo. 

La trilogia è composta unicamente di suspense che gravita intorno al mistero dietro il mistero della Loggia e fin qui non posso dire molto visto che l'idea di creare personaggi capici di viaggiare nel tempo è stata un'idea strepitosa ma manca di quell'avventura che ti mozza il fiato che si aspetta da un libro del genere, cosa che è stata approfondita meglio nei film ( meno male ) e quindi leggendoli mi sembrava sempre che mancasse qualcosa. 

Premetto che questa è solo la mia impressione e che ognuno di noi percepisce le emozioni in modo diverso.

Poi parliamo del protagonista maschile, Gideon, che a mio parere viene descritto in maniera confusionale e distaccata in quanto per tutti e tre i libri vive in un mondo tutto suo e viene citato poco con la protagonista Gwendolyn e non dico questo perché speravo in una storia d'amore appiccicosa ma, perché avendo entrambi questo gene dei viaggi nel tempo da subito ho pensato che dovessero lavorare insieme e creare un buon lavoro di squadra ( penso che tutti l'avreste dato per scontato no? ), che tra l'altro accade a metà del terzo libro, quando ormai tutto sembra già sulla strada per svelare il famigerato segreto e conte di Saint German. 

Potrei anche chiudere un occhio visto che è stata capace di ribaltare l'aspettativa del lettore però non lo faccio perché così vi posso assicurare che ad ogni capitolo vi verrà voglia di urlare " Gwen dillo a Giedon! oppure " Gideon vai da Gwen! " insomma avete capito cosa voglia dire ...

Ma non è finita perché anche il suo comportamento verso la nostra Gwenny è fastidiosissimo e per usare un aggettivo che lo descrivi alla perfezione io direi " ALTALENANTE ", una cosa che mi ha dato parecchio ai nervi lo ammetto, mi sembrava di avere a che fare con un bambino capriccioso che non sa bene quale decisione prendere, però poi verso la fine viene spiegato il motivo di questo umore traballino ( ancora meno male ). 

Lei invece viene descritta con una calma e una pazienza fuori dal normale io non so se sarei riuscita a sopportare lo sdegno di lui nei suoi confronti oppure di essere tratta a prescindere come una ladra, davvero secondo me sta ragazza andava idealizzata con un po più di carattere. Comunque nell'insieme i due protagonisti mi hanno dato l'idea di non essere reali, era come se ognuno avesse una storia proprio nel libro, mancava .... mancava ... sintonia ecco! 

Il finale poi ve lo raccomando, quando ho finito di leggere avevo la bocca spalancata e un senso di vuoto mi opprimeva il petto e non in senso positivo, mi sono ritrovata a chiedermi " Tutto qui? " cioè dopo tutto il casino dei due libri precedenti il grande segreto è ... niente di che!!!!

Pazzesco mi aspettavo mooolto di più e soprattutto che fosse descritto meglio visto che c'è un salto temporale che secondo me non si collega a niente, non ha senso, io ho percepito questo finale forzato perché .... ohh uffa non posso dirlo altrimenti rovinerei la sorpresa! 

Quindi per oggi termino qui se li avete letti fatemi sapere cosa ne pensate.

Volevo anche aggiungere che forse il mio pensiero è stato influenzato dall'aver visto prima il film in quanto non conoscevo l'esistenza dei cartacei fino ad allora. 

A presto come sempre la vostra Sharon.

Commenti

  1. Ma non scrivi più? Mi piacevano le tue recensioni! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Viviana mi dispiace di non aver potuto continuare le mie recensioni, ma non ho potuto per motivi lavorativi, ora però ricomincerò sicuro. Ti ringrazio del complimento!! ��

      Elimina

Posta un commento

Se commenti per la prima volta, ti consiglio di:
1) accedere all'account con cui vuoi firmarti
2) ricaricare la pagina
3) solo allora inserire il commento.
Se vuoi rimanere aggiornato sulla conversazione via e-mail ti consiglio di mettere la spunta su "inviami notifiche".
Il tuo parere conta, ma non dimenticarti di esprimerlo!

Post popolari in questo blog

Analisi del racconto " Il cuore rivelatore " di Edgar Allan Poe

Analisi del racconto " Il cuore rivelatore " di Edgar Allan Poe La storia viene raccontata dal punto di vista del narratore di cui non viene specificata l'età, o il nome, le caratteristiche fisiche e nemmeno viene narrato il suo passato, praticamente non sappiamo nulla di questo personaggio o la sua collocazione spaziale e temporale, il protagonista si rivela in rapporto a un'unica attività, condotta in solitudine e in isolamento. Ciò che ho potuto constatare di quest'uomo sono le sue condizioni psicologiche e caratteriali nei momenti salienti del racconto: - Durante il resoconto: Trepida attesa ed ossessionato dall'occhio del vecchio, - Nell'attesa notturna: Ossessionato e irrequieto nel preparare l'omicidio, - Nel momento dell'omicidio: Distaccato e sollevato di aver posto fine al suo unico obbiettivo, - All'arrivo della polizia: Fiducioso e senza nulla da nascondere, - Nei momenti che precedono la confess

Analisi del racconto " Il gatto nero " di Edgar Allan Poe

Analisi del racconto " Il gatto nero " di Edgar Allan Poe " Per il racconto più straordinario, e al medesimo tempo più comune, che sto per narrare, non aspetto né pretendo di essere creduto. Sarei davvero pazzo a pretendere che si presti fede a un fatto a cui persino i miei sensi respingono la loro stessa testimonianza. Eppure pazzo non sono, e certamente non vaneggio. Ma domani morirò, e oggi voglio scaricare la mia anima. " Edgar Allan Poe ci propone questo sensazionale racconto con un esordio sorprendente retrospettivo. La storia è scandita in due segmenti ben differenziali, il racconto sembra ripetere due itinerari simili: dalla felice o quantomeno appagante presenza del gatto alla caduta morale.  Due atti delittuosi segnano la fine dei due segmenti e aprono rispettivamente alla perdita economica conseguente all'incendio dell'abitazione del protagonista e alla sua condanna a morte. Una serie di doppi affiorano nel racconto e con

10 guida: Le macro sequenze e le micro sequenze in un romanzo

Come scrivere un romanzo e comunicare un messaggio: Decimo capitolo - Usare le macro sequenze e micro sequenze per scrivere con ordine e logica -  Ciao a tutti, come è andata la lotta contro lo sconforto? Questa settimana lavoreremo molto sull'azione del retroscena di un romanzo e visto che avete avuto del tempo per pensare e chiarirvi le idee su quello che davvero volete concludere con la scrittura, quest'oggi possiamo affrontare un tema che si collega alla penultima lezione, che trattava la spiegazione delle sequenze.  Una sequenza può essere anche definita macro sequenza e poi divisa a sua volta in una micro sequenza; servono ad avere una visione più ampia dell'intera idea della storia. In breve: le seconde, trattano un evento principale del segmento narrativo in maniera più blanda, ad esempio azioni secondarie; mentre la prima, che potrebbe definirsi anche una semplice sequenza, deve incentrare la narrazione sugli avvenimenti più importanti.